TRADUTTORE

lunedì 27 aprile 2015

PAPPA AL POMODORO


Se non sei abbastanza felice

non corrugare la fronte

la vita,

è già tanto breve

perché aggiungere amarezza

apri le finestre

e le porte

coperte di polvere

lascia che la luce

e la rugiada

tocchino ogni angolo

andiamo verso gli spazi aperti

della vita

lascia che il vento

ti distenda la fronte

il cuore aperto

alleggerisce gli affanni

il colore intenso

può coprire quello chiaro
               (WANG GUOZHEN – La Marea della Giovinezza)

 

PAPPA AL POMODORO

Fare un trito fine con 1 cipolla e 1 spicchio di aglio e  soffriggere per alcuni minuti. Aggiungere una/due foglie di alloro e un pizzico di basilico secco tritato e far appassire lentamente per 15 minuti circa. Aggiungere 300 gr di passata di pomodoro e profumare con del peperoncino, lasciando insaporire per alcuni minuti. Aggiungere 200 gr di pane raffermo tagliato a cubetti,  coprire con 1 litro di brodo (di carne o vegetale, a seconda dei gusti). Rigirare e lasciar cuocere per circa 1 ora. Aggiungere altro brodo se si asciugasse troppo. A metà cottura rimestare con la frusta per sbriciolare il pane. Servire con un filo d'olio.

 





martedì 21 aprile 2015

FAGOTTINI DI MERLUZZO


L’album è uscito solo pochi giorni fa e il con-sorte si è precipitato ad acquistarlo. Lo ascoltate la sera stessa, convincendo il Tatone a spegnere la tivù e rinunciare alla visione dell’ennesimo torneo di tennis.  Anche stavolta Enrico sembra che abbia messo in musica parole scritte solo per te. Sai benissimo che non è così, non sei il centro dell’universo (te lo hanno ribadito in tanti e in tante occasioni) però ti piace pensare che un’anima sensibile sia riuscita a cogliere palpiti che fatichi tu stessa a comprendere. Solitamente hai bisogno di più di un ascolto per assaporare a pieno le singole canzoni ma in questa occasione il disco ti ha conquistato immediatamente. Ritrovi accenti musicali noti eppure una sfumatura di novità lo rende affascinante. Pezzi di vita scorrono nella tua mente mentre danzi sulle note di uno slow fox,  pezzi di vita ti fanno canticchiare, pezzi di vita che commuovono fino alle lacrime. Ancora una volta: grazie Enrico!
 

FAGOTTINI DI MERLUZZO
Lavorare a crema 250 grammi di ricotta con un trito di erbe aromatiche e con questo composto spalmare 400 gr di filetti di merluzzo tagliati a trancetti regolari. Avvolgere attorno a ciascun trancio una fetta sottile di prosciutto crudo. Oliare leggermente delle pirottine monoporzioni e spolverarle con pane grattugiato. Adagiare gli involtini di merluzzo nelle pirottine, spolverarli con altro pane grattugiato e una macinata di pepe. Versare due cucchiai di vino bianco in ciascuna pirottina, un giro d’olio e poi cuocere in forno per 20 minuti a 200°.



giovedì 16 aprile 2015

FLOUR’S HOUSE – The saga – Part four –TORTA MORBIDA ALLE PERE


Io non ci volevo lavorare in panetteria. L’ho detto subito che sarei diventata medico, “un dottore importante che taglia via tutte le malattie” dicevo già in prima elementare. Ho intrapreso la difficile strada della chirurgia, tutta in salita, resa ancora più faticosa dalle ostilità messe in campo dal resto della famiglia. Per mantenermi agli studi facevo i turni di notte in fabbrica e lì ho conosciuto Francesco. Anche dopo il matrimonio mi ha sostenuto nel laurearmi e ho potuto iniziare la specializzazione. Ma il suo cuore immenso era già malato. Dopo diciotto mesi dalle nozze un infarto me l’ha portato via. La mia laurea in medicina non è valsa a riparare l’irreparabile, la mia fede non ha fermato Atropo che ha tagliato il filo in quella terribile notte. Nessuno più a sostenermi, psicologicamente ed economicamente. Mia sorella Bruna mi ha offerto di lavorare part time nella panetteria di famiglia. Ci ho provato, dio solo sa se ci ho provato a terminare la specializzazione. Non ce l’ho fatta, afflitta dalla solitudine o dalla mia mediocrità. La dottoressa Paola adesso fa la commessa.

TORTA MORBIDA ALLE PERE

Lavare due piccole pere e metterle in una casseruola. Coprirle di acqua, versare due cucchiai di zucchero e un cucchiaino di cannella e portare a bollore. Cuocere per 15-20 minuti; spegnere e far raffreddare. Nel  frattempo montare un uovo con 120 gr di zucchero, aggiungere 100 ml del succo di cottura delle pere e 150 ml di latte, 270 gr di FARINA 00, 50 ml di olio e una bustina di lievito. Mescolare accuratamente fino a ottenere un composto morbido e senza grumi. Versare in una teglia da 24 cm ricoperta di carta forno. Tagliare le pere a fettine sottili e disporle a raggiera sopra l’impasto. Spolverare con zucchero di canna e cuocere in forno caldo a 180° per 35 minuti.

Ricetta dedicata a Paola, terza figlia di Bianca e Pasqualino.


sabato 11 aprile 2015

SFORMATINI DI CAROTE

TEMPO DI VIOLE

Sono fiorite le viole
nei campi,
lungi gli argini erbosi,
nei sentieri solitari.

Viole al sole…
fantasie di colori
e di giubilo
nei voli, nei cieli,
nell’anima.

Le sento fiorire nel cuore,
ed il colore di passione
vi passa come un’ombra…

Ombre viola, ombre di malinconia…

...Solcano l’anima
con lieve dolore
come l’Amore…
e chissà…
forse come la morte.

                      BRUNA VERUCCHI – “Tempo di Viole”

SFORMATINI DI CAROTE
Cuocere 500 gr di carote e ridurle a purea con il frullatore ad immersione. Unire 250 gr di ricotta (oppure crescenza), 1 uovo, 2 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di maizena, 1 cucchiaio di olio, salare a piacere ed amalgamare il tutto. Imburrare e "infarinare" con il pangrattato 4 stampini monoporzione. Riempire con il composto, inserendo nel centro un cubetto di mozzarella.  Cuocere in forno a 180°C per circa 30 minuti.






martedì 7 aprile 2015

FLOUR’S HOUSE – The saga – part three - MUFFIN ALLE OLIVE


“Luca, a volte la verità è più ovvia di quanto tu possa pensare” mi ha detto il mio papà quando gli ho rivelato i miei sospetti su Domenico. Possibile che quest’uomo sia riuscito a sviare i miei controlli? E come ha fatto a sottrarmi la chiave della cassa che ormai tengo in tasca e mi porto a casa tutte le sere?

“Luca, sei un uomo buono e un gran lavoratore ma a volte non vedi al di là del tuo naso”. Scusa papà, spiegati meglio, gli ho chiesto.

“Non è in officina il problema, ma in casa tua”.

Non sapevo si fosse accorto dei miei problemi coniugali ma forse sono più evidenti di quanto pensassi. Oppure che Germana abbia una relazione e lui l’abbia scoperto? Ma questo cosa c’entra con i soldi che mancano in cassa? Oddio, ho il cervello bollito.

“Luca, dov’è tuo figlio adesso?”. Mio figlio? Niccolò, l’adolescente allampanato con il viso pieno di brufoli e un accenno di peluria sotto il mento? Niccolò dalla testa affollata di computer invece che di ragazze, dalla voce incupita dagli sbalzi ormonali e dall’umore instabile?

“Ma anche magro da far paura, incapace di tenere a bada compagni di scuola, più grandi e forzuti, che lo minacciano ormai quotidianamente e lo obbligano a pagare per non subire pestaggi…”

Ma cosa stai dicendo papà? Niccolò vittima di bullismo?

MUFFIN ALLE OLIVE

Sbattere 1 uovo con un pizzico di sale e una grattugiata di pepe. Aggiungere 50 ml di  latte e 50 ml di olio, quindi 150 gr di farina bianca e  ½ bustina di lievito per preparazioni salate. Mescolare bene; unire poi 10-15 olive nere denocciolate e tagliate a pezzetti. Versare il composto negli stampini; a piacere spolverare la sommità di ogni muffin con semi di sesamo. Cuocere a 180° per circa 20-25 minuti.

 

Grazie al tempestivo intervento del preside e a un efficace sostegno psicologico, Niccolò Gusmattioli (nipote dell’ormai celeberrimo Pasqualino), è riuscito a superare un periodo difficile della sua vita. Quando a sua volta sarà padre e poi nonno, avrà una grande esperienza da raccontare.




giovedì 2 aprile 2015

FLOUR’S HOUSE – The saga – part two PLUM CAKE WURSTEL E ZUCCHINE

È già la seconda volta in un mese! Chiudo la cassa, registro gli incassi, predispongo il versamento per la banca e mi accorgo che mancano cento euro. Ho sbagliato? Dopo aver ricontrollato tre volte stabilisco che no, non c’è nessun errore. Qualcuno li ha sottratti dal cassetto. Non mi piace sospettare dei miei collaboratori ma devo iniziare a tenere gli occhi aperti. Nell’officina che ho ereditato dal mio papà ci lavoro da quando ho imparato a tenere in mano un cacciavite e con me c’è ancora il vecchio Salvatore, ormai prossimo alla pensione. Da poco ho assunto Domenico, ragazzotto dal passato difficile. Mi è stato presentato dal parroco e ho voluto fidarmi ma adesso…questi ammanchi continui di cassa mi rodono come un punteruolo ben affilato. Durante il giorno scruto le sue mosse, verifico ogni volta che si allontana dal banco di lavoro, lo seguo quando entra in ufficio. Niente da eccepire: gran lavoratore, non si ferma nemmeno per il consueto caffè di metà mattina. Quando butta la testa in un cofano non lo alza finché il motore canta come vuole lui! Dopo due settimane di “quadrature contabili” ecco di nuovo l’ammanco! E stavolta si tratta di duecentotrenta pituffi! Diavolo! Devo parlarne con il mio papà, lui saprà consigliarmi al meglio. Con mia moglie è meglio di no, lei era assolutamente contraria all’assunzione di Domenico: “un disadattato, figuriamoci!” ha sibilato sprezzante. Non la capisco più, mi sono innamorato di una donna dolce e morbida e mi ritrovo con una megera secca acida, incattivita con tutto il genere maschile, figlio compreso.

 

PLUM CAKE WURSTEL E ZUCCHINE

Tagliare a julienne 2 zucchine e farle saltare in padella con poco olio e sale, aggiungere anche 1 wurstel e mezzo (di quelli grossi)  e profumare con coriandolo e  pepe. Quando saranno raffreddati metterli in una ciotola in cui versare 2 uova, 200 ml di latte tiepido (anche di soia), 260 gr di farina bianca, ½ bustina di lievito, 50 ml di olio e due cucchiai di formaggio grattugiato a seconda dei gusti (grana, fontina, feta). Salare, pepare e cuocere a 180° per 35 minuti.